Il
casale ubicato in località Pianello di Ostra:
(Rif.
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mare e da Senigallia, a ridosso delle verdi colline di Ostra, casale da
ristrutturare completamente circa 280 mq totali disposto su due piani, giardino
privato circa 2.000 mq. Possibile realizzare casa singola o bifamiliare, anche
in bioarchitettura, tetto in legno con travi a vista e facciata mattoni a
vista. Disponibile progetto di ristrutturazione, per creare due unità
abitative autonome di circa 140 mq cad. con corte privata di circa 1000 mq.
Ogni singolo appartamento potrebbe essere così realizzato; al piano terra
ingresso ampio, pranzo soggiorno, cucina abitabile con dispensa, antibagno e
bagno, porticato, scala interna per il primo piano con disimpegno, tre camere,
doppi servizi. Prezzo trattabile. Per visite tel. +39 349 7711759 Andrea www.immobiliareverdicolline.it
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Notizie storiche su Pianello di Ostra e dintorni:
Lo studioso Paolo Giuliani nel suo saggio
sulla Tipizzazione testuale dei centri storici , dopo aver
definito la contrada come “insediamento residenziale di entità
variabile, i cui edifici risultano distribuiti a lato di una o più strade”,
propone come esempio di tale realtà urbana proprio Pianello di Ostra che venne
“edificato in corrispondenza di un ponte sul Misa, in prossimità del quale, le
caratteristiche favorevoli del letto del fiume consentivano l'escavazione della
ghiaia”. Non è un caso quindi che fra i primi abitanti di Pianello numerosi
fossero i carrettieri, diventati poi dopo il secondo conflitto mondiale
titolari di imprese di autotrasporti, ancora esistenti. Agli inizi
dell'Ottocento l'abitato vero e proprio, molto probabilmente, non doveva ancora
esistere. C'era solo un primo minuscolo aggregato di case di cui troviamo
testimonianza nel Catasto Gregoriano.
Qui infatti una delle quattro sezioni, la
seconda, in cui si articola il territorio del comune di Montalboddo (antico
nome di Ostra) porta il nome di Pianello; comprende praticamente tutta la
contrada posta oltre il fiume Misa, confinante con i comuni di Senigallia,
Ripe, Corinaldo e Ostra Vetere.
......Il casale al Pianello di Ostra può essere
completamente ricostruito, anche cambiando l’attuale posizione, tenendo conto
solamente di rispettare la metratura del casale originario. Questo rende
possibile, oltre che costruire un nuovo casale in muratura, anche di poter
realizzare una costruzione in bioedilizia e con tecniche ecosostenibili: questo
permetterà di avere oltre che una bella abitazione, il rispetto dell’ambiente e
anche non notevole risparmio in fatto di costi sia per i materiali di
costruzione sia per gli incentivi che si possono ottenere in caso di
costruzioni definite green.
Diamo uno sguardo ai possibili tipi di materiali e vantaggi per la realizzazione di tale progetto.
Parlare di case ecologiche, al
giorno d’oggi, significa addentrarsi in un discorso molto ampio e ricco di
sorprese. Infatti, abitazioni realizzate in questa maniera non sono solo quelle
che si fondano su materiali “naturali” come il legno, ma anche case particolari
che mettono al primo posto il valore del rispetto per l’ambiente e per
l’ecologia, appunto.
Non solo legno per le case ecologiche!
Case di questo tipo, dunque, possono essere
realizzate in legno: avete presente i prefabbricati o le baite di montagna?
Grazie a costruzioni di questo tipo, è possibile risparmiare notevolmente in
termini di spese di costruzione e materiali, ma anche per quanto riguarda il
riscaldamento o l’areazione. Ma pochi sanno che vengono considerate ecologiche
anche le case realizzate secondo i criteri della bio-edilizia: questo
significa che le materie prime per ottenere tutte le varie parti della
struttura edilizia di una abitazione, sono costituite da elementi completamente
naturali. Stiamo parlando ad esempio di materiali come il gesso, la lana di
roccia, il sughero per quanto riguarda l’architettura, oppure di vernici a base
vegetale e impregnanti che non provengono da processi chimici-industriali ma
dal mondo minerale.
Vantaggi delle case ecologiche
Scegliere di abitare in case ecologiche conviene
da più punti di vista: innanzitutto, i materiali utilizzati per la bio-edilizia
garantiscono la completa assenza di umidità all’interno degli ambienti. Dal
punto di vista della sicurezza degli abitanti, le strutture a norma sono
considerate completamente antisismiche e proteggono anche dalle infiltrazioni
di gas nocivi come il radon: tutti i materiali naturali, infatti, hanno la
particolare caratteristica di non trasmettere questo tipo di gas assai pericoloso
per la salute dell’uomo. Sempre dal punto di vista sanitario, le case
ecologiche di recente costruzione prevedono l’impiego di legno trattato in
maniera naturale, onde evitare la presenza di sostanze come la formaldeide, con
cui vengono trattati chimicamente altri tipi di legnami non certificati in
bio-edilizia. Un ulteriore vantaggio della maggior parte delle case ecologiche
è il completo isolamento, sia dal punto di vista dell’acustica, che da quello
termico: tutto ciò è possibile sfruttando le particolari caratteristiche dei
materiali, utilizzati dalle principali imprese di costruzioni che seguono i
dettami della bio-edilizia.
I materiali per le case ecologiche
Il passaggio dalle abitazioni dei nostri
“antenati”, che vivevano praticamente in simbiosi con la natura, alle più
moderne costruzioni, ha segnato anche l’attitudine a costruire con materiali
frutto di processi chimici e industriali: se inizialmente non si conoscevano
gli effetti delle calci industriali o di altri trattamenti per pareti o altri ambienti
di casa, con il passare del tempo si è cercato di sfruttare materiali
“ecologici”, non trattati. Si è tornati dunque al punto di partenza, specie per
le case ecologiche realizzata secondo i dettami della
bio-edilizia: come abbiamo visto legno, prodotti minerali, ma anche case in
bambù, totalmente sicure e anti-sismiche. Naturalmente, tutto questo non sta a
significare una minore attenzione alla tecnologia, perchè ogni casa costruita
in maniera ecologica deve comunque soddisfare i requisiti presenti nelle
normative e nelle certificazioni di riferimento. La prima caratteristica,
dunque, di ogni abitazione di questo tipo, è quella di essere completamente
“riciclabile”, in quanto ogni materiale può essere appunto riutilizzato o
comunque nel tempo può essere impiegato per un utilizzo diverso. Resta comunque
soddisfatto il requisito di non dover essere smaltito in discariche ad hoc.
I tetti e le pareti
Per realizzare i tetti e le pareti delle case
ecologiche, vengono sfruttati materiali del tutto naturali: il legno, la fibra
di cellulosa, il sughero, la fibra di cocco, la canapa, il vetro cellulare; si
tratta di elementi naturali che hanno la caratteristica di fornire la massima
capacità di isolamento, per garantire così una perfetta coibentazione ed il
miglior isolamento dal punto di vista acustico e termico. Vengono abbattuti
anche i costi proprio per la capacità delle pareti realizzate doppi telai, di
mantenere la temperatura giusta a seconda della stagione.
Vernici ecologiche
Per quanto riguarda l’utilizzo di vernici, nelle
case ecologiche si sfruttano quelle completamente naturali: le vernici
biologiche non hanno nulla da invidiare a quelle industriali, anzi sono molto
più sicure in quanto non rilasciano esalazioni tossiche nocive alla salute
degli individui. Molto spesso vengono sfruttate le proprietà delle vernici
fotocatalitiche, che con un sistema simile alla fotosintesi, tramutano le
polveri sottili generate dagli elementi presenti in casa, in altre sostanze
meno nocive per la salute. Si riconoscono grazie alla presenza, sulle
confezioni, del marchio Ecolabel, certificato dall’Unione Europea. Le vernici
biologiche vengono prodotte a partire da ingredienti al 100% naturali, e non
hanno nulla da invidiare a quelle industriali. Fra i molti vantaggi, quello di
essere inodori, di non avere nella loro composizione sostanze irritanti, nonché
di permettere la massima traspirazione al materiale che vanno a ricoprire.
Le caratteristiche principali delle case in
bioedilizia
Attualmente, è necessario progettare le
strutture secondo i canoni della bioedilizia facendo riferimento ad alcuni
fattori e caratteristiche proprie di questa filosofia. Il primo fattore da
considerare è l’approccio bioclimatico: dove orientare la casa, in modo che
possa fruire del calore diretto del sole, e di determinate zone di ombra,
nonché considerare il tipo di ventilazione della zona in cui si costruisce.
Successivamente, per ridurre il fabbisogno energetico delle abitazioni e dunque
abbattere i consumi di riscaldamento o raffreddamento dei locali, è opportuno
considerare il tipo di coibentazione edilizia. Dopo queste prime considerazioni
relative alla struttura dell’edificio e al suo posizionamento, la bioedilizia
mette in campo gli impianti per la produzione energetica, ovviamente ricorrendo
a fonti di energia rinnovabile come:
- energia solare termica
- energia eolica
- energia geotermica
- biomasse
L’approccio prosegue con la considerazione delle
risorse idrico per approvvigionare il fabbisogno degli abitanti: ampio spazio
alle tecnologie che riescano a sfruttare il riutilizzo di acqua piovana.
L’obiettivo finale di chi realizza case in bioedilizia, dunque, è quello di
fare attenzione massima al futuro prossimo dei cittadini, garantendo il massimo
rispetto per la qualità della vita, dell’ambiente, dell’aria e dunque dell’uomo
stesso. Case ecologiche, dunque, realizzate grazie a materiali diversi rispetto
alle materie prime utilizzate nella normale edilizia. Si tratta comunque di
elementi certificati, sia per quanta riguarda gli standard energetici, sia dal
punto di vista della qualità, nel caso di laterizi, vernici, componenti
isolanti ecc…
In Italia, la legge relativa al
risparmio energetico è una diretta conseguenza del protocollo di
Kyoto, ovvero un trattato di livello internazionale che ha sancito alcuni
obblighi relativi alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica in tutti
i paesi aderenti. La data effettiva di entrata in vigore è il 2005, e dello
stesso anno è il decreto legge italiano 192/2005, in cui viene
stabilita la disciplina relativa alla riduzione dei consumi di energia, il cui
primo risultato è stato quello di rendere obbligatoria la certificazione
energetica degli edifici. Le successive disposizioni hanno specificato
ulteriormente le normative relative alla certificazione energetica e le
possibili detrazioni fiscali per chi avesse intenzione di riqualificare dal
punto di vista energetico l’edificio di sua proprietà. Infatti, per raggiungere
i risultati del protocollo di Kyoto, l’Italia come tutti gli altri paesi hanno
stabilito un ruolino di marcia che, se non rispettato, può determinare una
serie di sanzioni. Da qui la necessità di garantire a imprese e cittadini
l’accesso a regimi fiscali particolari e incentivi per la realizzazione di
impianti energetici a minore impatto ambientale.
Mutui green per la bioedilizia
Per favorire l’acquisto delle abitazioni
ecosostenibili, esistono particolari mutui agevolati, denominati “mutui green”:
questo tipo di finanziamenti sono indirizzati verso chi vuole acquistare o
costruire un immobile con caratteristiche in linea con i principi della
bioedilizia. Altri mutui di questo tipo permettono di effettuare lavori
importanti per riqualificare, dal punto di vista energetico, un edificio o un
particolare tipo di immobile. Come primo requisito per accedere a tali
finanziamenti, il tipo di abitazione deve appartenere almeno alla classe
energetica A.
Requisiti per i mutui green
Per poter accedere a questo tipo di
finanziamento, gli istituti di credito devono ricevere da parte dei soggetti
tutta una serie di documenti, in particolare la certificazione che l’edificio
rispetti i principi della bioedilizia:
- utilizzo di materiali
eco-compatibili
- risparmio energetico grazie
a minori dispersioni di calore
- presenza di impianti per
sfruttare le energie rinnovabili
Una volta accertate tutte le disposizioni
necessarie, sarà possibile ottenere un prestito in particolare per i seguenti
interventi:
- interventi di
ristrutturazione energetica, comprendenti l’acquisto di materie prime e altri
materiali di tipo termo isolante
- rifacimento di impianti
termici e impianti elettrici
- adeguamento di impianti
elettro-termici
- costruzione di nuovi
immobili che rispettino i principi di bio-edilizia
Al momento, mutui di questo tipo vengono
predisposti da una serie di istituti di credito che rientrano nel novero delle
cosiddette “banche etiche”.
Ad oggi ci si può rivolgere in particolare a:
- Banca Sella con il
“Finanziamento energia pulita”
- Banca Etica con il Mutuo
Chirografario Ristrutturazione Efficientem, Progetto Fotovoltaico e il Mutuo
Micro Energia di Banca Etica
- BNL con il prodotto “Energia
XL”
- Intesa SanPaolo con il
pianoPrestito Ecologico per finanziare fino a cento mila euro rimborsabili in
quindici anni
- Banco Popolare con il suo
muto Risparmio
I mutui dedicati al settore delle case
ecologiche offrono ampie possibilità di scelta, dal momento che
possono essere finalizzati all’acquisto, alla ristrutturazione e alla
costruzione.
Grazie alla diffusione dell’uso di energie
alternative, e all’aumento di incentivi dedicati proprio alle operazioni di
riqualificazione energetica o al miglioramento delle operazioni di risparmio
energetico, oggi anche i principali istituti di credito hanno inserito nel
plafond dell’offerta dei mutui quelli specificatamente dedicati alle case
ecologiche e alla bioedilizia.
L’IDEA IN PIU’
Tende da sole fotovoltaiche
IN RISPARMIO ENERGETICO CASA / IL 28
LUGLIO 2014 ALLE 15:56
La duttilità dei pannelli fotovoltaici ha reso
possibile creare le tende da sole che funzionano come pannelli
fotovoltaici. Questo tipo di tenda da sole è in grado di generare energia
pulita ed inesauribile, svolgendo contemporaneamente la sua tradizionale
funzione di elemento climatico.
Per produrre 1 Kwp di energia elettrica basta
una superficie di 530X350 cm, questi pannelli si avvolgono come una
normalissima tenda da sole, la differenza da una comune tenda è che oltre ad
avere l’ombra nello stesso tempo abbiamo energia elettrica gratuita.
Un investimento valido, dunque per chi vuole
passare all’energia pulita sfruttando il balcone oppure il terrazzo di casa.
Una tenda
fotovoltaica può coprire il 40% del fabbisogno energetico di
una famiglia media, inoltre si ripaga da sola in 10/11 anni (dati
identificativi, il dato cambia in base al collocamento ed alla esposizione
solare) e garantisce guadagni per i successivi 9/10 anni. La tenda
fotovoltaica, infatti, può essere connessa alla rete elettrica e in questo modo
garantisce un sensibile risparmio nella bolletta, oltre a un
possibile ricavo se si decidesse di vendere l’energia prodotta e
non auto-consumata.
Sgravi fiscali per il risparmio energetico
La tenda solare, nella misura 530×350 cm, con
una potenza di 1 kWp, genera energia elettrica immediatamente
utilizzabile, e l’installazione della stessa consente di beneficiare degli
incentivi previsti dall’eco bonus 2014.
Il costo relativo all’impianto, infatti, può
essere ammortizzato dagli incentivi fiscali relativi alle ristrutturazioni
edilizie. Questo significa, ad esempio, che sarà possibile vedersi garantito
un rimborso fino al 65% della spesa, per la durata di 10 anni,
attraverso sgravi fiscali annuali.
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