venerdì 3 aprile 2015

Progetto di Ristrutturazione Casale di Campagna ad Ostra (AN) loc. Pianello Via Della Chiusa n. 24, con tecniche di Bioarchitettura ed Ecosostenibili

Il casale ubicato in località Pianello di Ostra:
(Rif. 1433 - Immobiliare Verdi Colline - http://immobiliareverdicolline.it/dettaglio-immobile.php?id=12552942594580260#.VSglnfmG9XY ) a circa 15 km dal mare e da Senigallia, a ridosso delle verdi colline di Ostra, casale da ristrutturare completamente circa 280 mq totali disposto su due piani, giardino privato circa 2.000 mq. Possibile realizzare casa singola o bifamiliare, anche in bioarchitettura, tetto in legno con travi a vista e facciata mattoni a vista. Disponibile progetto di ristrutturazione, per creare due unità  abitative autonome di circa 140 mq cad. con corte privata di circa 1000 mq. Ogni singolo appartamento potrebbe essere così realizzato; al piano terra ingresso ampio, pranzo soggiorno, cucina abitabile con dispensa, antibagno e bagno, porticato, scala interna per il primo piano con disimpegno, tre camere, doppi servizi. Prezzo trattabile. Per visite tel. +39 349 7711759 Andrea www.immobiliareverdicolline.it - info@immobiliareverdicolline.it - My Skype: immobiliareverdicolline1









Notizie storiche su Pianello di Ostra e dintorni:
Lo studioso Paolo Giuliani nel suo saggio sulla Tipizzazione testuale dei centri storici , dopo aver definito la contrada come “insediamento residenziale di entità variabile, i cui edifici risultano distribuiti a lato di una o più strade”, propone come esempio di tale realtà urbana proprio Pianello di Ostra che venne “edificato in corrispondenza di un ponte sul Misa, in prossimità del quale, le caratteristiche favorevoli del letto del fiume consentivano l'escavazione della ghiaia”. Non è un caso quindi che fra i primi abitanti di Pianello numerosi fossero i carrettieri, diventati poi dopo il secondo conflitto mondiale titolari di imprese di autotrasporti, ancora esistenti. Agli inizi dell'Ottocento l'abitato vero e proprio, molto probabilmente, non doveva ancora esistere. C'era solo un primo minuscolo aggregato di case di cui troviamo testimonianza nel Catasto Gregoriano.
Qui infatti una delle quattro sezioni, la seconda, in cui si articola il territorio del comune di Montalboddo (antico nome di Ostra) porta il nome di Pianello; comprende praticamente tutta la contrada posta oltre il fiume Misa, confinante con i comuni di Senigallia, Ripe, Corinaldo e Ostra Vetere.
......Il casale al Pianello di Ostra può essere  completamente ricostruito, anche cambiando l’attuale posizione, tenendo conto solamente di rispettare la metratura del casale originario. Questo rende possibile, oltre che costruire un nuovo casale in muratura, anche di poter realizzare una costruzione in bioedilizia e con tecniche ecosostenibili: questo permetterà di avere oltre che una bella abitazione, il rispetto dell’ambiente e anche non notevole risparmio in fatto di costi sia per i materiali di costruzione sia per gli incentivi che si possono ottenere in caso di costruzioni definite green.

Diamo uno sguardo ai possibili tipi di materiali e vantaggi per la realizzazione di tale progetto.

IN RISPARMIO ENERGETICO CASA / IL 22 OTTOBRE 2013 ALLE 16:52
Parlare di case ecologiche, al giorno d’oggi, significa addentrarsi in un discorso molto ampio e ricco di sorprese. Infatti, abitazioni realizzate in questa maniera non sono solo quelle che si fondano su materiali “naturali” come il legno, ma anche case particolari che mettono al primo posto il valore del rispetto per l’ambiente e per l’ecologia, appunto.
Non solo legno per le case ecologiche!
Case di questo tipo, dunque, possono essere realizzate in legno: avete presente i prefabbricati o le baite di montagna? Grazie a costruzioni di questo tipo, è possibile risparmiare notevolmente in termini di spese di costruzione e materiali, ma anche per quanto riguarda il riscaldamento o l’areazione. Ma pochi sanno che vengono considerate ecologiche anche le case realizzate secondo i criteri della bio-edilizia: questo significa che le materie prime per ottenere tutte le varie parti della struttura edilizia di una abitazione, sono costituite da elementi completamente naturali. Stiamo parlando ad esempio di materiali come il gesso, la lana di roccia, il sughero per quanto riguarda l’architettura, oppure di vernici a base vegetale e impregnanti che non provengono da processi chimici-industriali ma dal mondo minerale.
Vantaggi delle case ecologiche
Scegliere di abitare in case ecologiche conviene da più punti di vista: innanzitutto, i materiali utilizzati per la bio-edilizia garantiscono la completa assenza di umidità all’interno degli ambienti. Dal punto di vista della sicurezza degli abitanti, le strutture a norma sono considerate completamente antisismiche e proteggono anche dalle infiltrazioni di gas nocivi come il radon: tutti i materiali naturali, infatti, hanno la particolare caratteristica di non trasmettere questo tipo di gas assai pericoloso per la salute dell’uomo. Sempre dal punto di vista sanitario, le case ecologiche di recente costruzione prevedono l’impiego di legno trattato in maniera naturale, onde evitare la presenza di sostanze come la formaldeide, con cui vengono trattati chimicamente altri tipi di legnami non certificati in bio-edilizia. Un ulteriore vantaggio della maggior parte delle case ecologiche è il completo isolamento, sia dal punto di vista dell’acustica, che da quello termico: tutto ciò è possibile sfruttando le particolari caratteristiche dei materiali, utilizzati dalle principali imprese di costruzioni che seguono i dettami della bio-edilizia.
I materiali per le case ecologiche
Il passaggio dalle abitazioni dei nostri “antenati”, che vivevano praticamente in simbiosi con la natura, alle più moderne costruzioni, ha segnato anche l’attitudine a costruire con materiali frutto di processi chimici e industriali: se inizialmente non si conoscevano gli effetti delle calci industriali o di altri trattamenti per pareti o altri ambienti di casa, con il passare del tempo si è cercato di sfruttare materiali “ecologici”, non trattati. Si è tornati dunque al punto di partenza, specie per le case ecologiche realizzata secondo i dettami della bio-edilizia: come abbiamo visto legno, prodotti minerali, ma anche case in bambù, totalmente sicure e anti-sismiche. Naturalmente, tutto questo non sta a significare una minore attenzione alla tecnologia, perchè ogni casa costruita in maniera ecologica deve comunque soddisfare i requisiti presenti nelle normative e nelle certificazioni di riferimento. La prima caratteristica, dunque, di ogni abitazione di questo tipo, è quella di essere completamente “riciclabile”, in quanto ogni materiale può essere appunto riutilizzato o comunque nel tempo può essere impiegato per un utilizzo diverso. Resta comunque soddisfatto il requisito di non dover essere smaltito in discariche ad hoc.
I tetti e le pareti
Per realizzare i tetti e le pareti delle case ecologiche, vengono sfruttati materiali del tutto naturali: il legno, la fibra di cellulosa, il sughero, la fibra di cocco, la canapa, il vetro cellulare; si tratta di elementi naturali che hanno la caratteristica di fornire la massima capacità di isolamento, per garantire così una perfetta coibentazione ed il miglior isolamento dal punto di vista acustico e termico. Vengono abbattuti anche i costi proprio per la capacità delle pareti realizzate doppi telai, di mantenere la temperatura giusta a seconda della stagione.
Vernici ecologiche
Per quanto riguarda l’utilizzo di vernici, nelle case ecologiche si sfruttano quelle completamente naturali: le vernici biologiche non hanno nulla da invidiare a quelle industriali, anzi sono molto più sicure in quanto non rilasciano esalazioni tossiche nocive alla salute degli individui. Molto spesso vengono sfruttate le proprietà delle vernici fotocatalitiche, che con un sistema simile alla fotosintesi, tramutano le polveri sottili generate dagli elementi presenti in casa, in altre sostanze meno nocive per la salute. Si riconoscono grazie alla presenza, sulle confezioni, del marchio Ecolabel, certificato dall’Unione Europea. Le vernici biologiche vengono prodotte a partire da ingredienti al 100% naturali, e non hanno nulla da invidiare a quelle industriali. Fra i molti vantaggi, quello di essere inodori, di non avere nella loro composizione sostanze irritanti, nonché di permettere la massima traspirazione al materiale che vanno a ricoprire.

IN EDILIZIARISPARMIO ENERGETICO CASA / IL 11 OTTOBRE 2013 ALLE 15:57
Le caratteristiche principali delle case in bioedilizia
Attualmente, è necessario progettare le strutture secondo i canoni della bioedilizia facendo riferimento ad alcuni fattori e caratteristiche proprie di questa filosofia. Il primo fattore da considerare è l’approccio bioclimatico: dove orientare la casa, in modo che possa fruire del calore diretto del sole, e di determinate zone di ombra, nonché considerare il tipo di ventilazione della zona in cui si costruisce. Successivamente, per ridurre il fabbisogno energetico delle abitazioni e dunque abbattere i consumi di riscaldamento o raffreddamento dei locali, è opportuno considerare il tipo di coibentazione edilizia. Dopo queste prime considerazioni relative alla struttura dell’edificio e al suo posizionamento, la bioedilizia mette in campo gli impianti per la produzione energetica, ovviamente ricorrendo a fonti di energia rinnovabile come:
-    fotovoltaico
-    energia solare termica
-    energia eolica
-    energia geotermica
-    biomasse
L’approccio prosegue con la considerazione delle risorse idrico per approvvigionare il fabbisogno degli abitanti: ampio spazio alle tecnologie che riescano a sfruttare il riutilizzo di acqua piovana. L’obiettivo finale di chi realizza case in bioedilizia, dunque, è quello di fare attenzione massima al futuro prossimo dei cittadini, garantendo il massimo rispetto per la qualità della vita, dell’ambiente, dell’aria e dunque dell’uomo stesso. Case ecologiche, dunque, realizzate grazie a materiali diversi rispetto alle materie prime utilizzate nella normale edilizia. Si tratta comunque di elementi certificati, sia per quanta riguarda gli standard energetici, sia dal punto di vista della qualità, nel caso di laterizi, vernici, componenti isolanti ecc…

IN RISPARMIO ENERGETICO CASA / IL 24 SETTEMBRE 2013 ALLE 16:15
In Italia, la legge relativa al risparmio energetico è una diretta conseguenza del protocollo di Kyoto, ovvero un trattato di livello internazionale che ha sancito alcuni obblighi relativi alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica in tutti i paesi aderenti. La data effettiva di entrata in vigore è il 2005, e dello stesso anno è il decreto legge italiano 192/2005, in cui viene stabilita la disciplina relativa alla riduzione dei consumi di energia, il cui primo risultato è stato quello di rendere obbligatoria la certificazione energetica degli edifici. Le successive disposizioni hanno specificato ulteriormente le normative relative alla certificazione energetica e le possibili detrazioni fiscali per chi avesse intenzione di riqualificare dal punto di vista energetico l’edificio di sua proprietà. Infatti, per raggiungere i risultati del protocollo di Kyoto, l’Italia come tutti gli altri paesi hanno stabilito un ruolino di marcia che, se non rispettato, può determinare una serie di sanzioni. Da qui la necessità di garantire a imprese e cittadini l’accesso a regimi fiscali particolari e incentivi per la realizzazione di impianti energetici a minore impatto ambientale.
 Mutui green per la bioedilizia
Per favorire l’acquisto delle abitazioni ecosostenibili, esistono particolari mutui agevolati, denominati “mutui green”: questo tipo di finanziamenti sono indirizzati verso chi vuole acquistare o costruire un immobile con caratteristiche in linea con i principi della bioedilizia. Altri mutui di questo tipo permettono di effettuare lavori importanti per riqualificare, dal punto di vista energetico, un edificio o un particolare tipo di immobile. Come primo requisito per accedere a tali finanziamenti, il tipo di abitazione deve appartenere almeno alla classe energetica A.
Requisiti per i mutui green
Per poter accedere a questo tipo di finanziamento, gli istituti di credito devono ricevere da parte dei soggetti tutta una serie di documenti, in particolare la certificazione che l’edificio rispetti i principi della bioedilizia:
-    utilizzo di materiali eco-compatibili
-    risparmio energetico grazie a minori dispersioni di calore
-    presenza di impianti per sfruttare le energie rinnovabili
Una volta accertate tutte le disposizioni necessarie, sarà possibile ottenere un prestito in particolare per i seguenti interventi:
-    interventi di ristrutturazione energetica, comprendenti l’acquisto di materie prime e altri materiali di tipo termo isolante
-    rifacimento di impianti termici e impianti elettrici
-    adeguamento di impianti elettro-termici
-    costruzione di nuovi immobili che rispettino i principi di bio-edilizia
Al momento, mutui di questo tipo vengono predisposti da una serie di istituti di credito che rientrano nel novero delle cosiddette “banche etiche”.
Ad oggi ci si può rivolgere in particolare a:
-    Banca Sella con il “Finanziamento energia pulita”
-  Banca Etica con il Mutuo Chirografario Ristrutturazione Efficientem, Progetto Fotovoltaico e il Mutuo Micro Energia di Banca Etica
-    BNL con il prodotto “Energia XL”
-    Intesa SanPaolo con il pianoPrestito Ecologico per finanziare fino a cento mila euro rimborsabili in quindici anni
-    Banco Popolare con il suo muto Risparmio
mutui dedicati al settore delle case ecologiche offrono ampie possibilità di scelta, dal momento che possono essere finalizzati all’acquisto, alla ristrutturazione e alla costruzione.
Grazie alla diffusione dell’uso di energie alternative, e all’aumento di incentivi dedicati proprio alle operazioni di riqualificazione energetica o al miglioramento delle operazioni di risparmio energetico, oggi anche i principali istituti di credito hanno inserito nel plafond dell’offerta dei mutui quelli specificatamente dedicati alle case ecologiche e alla bioedilizia.

L’IDEA IN PIU’
Tende da sole fotovoltaiche
IN RISPARMIO ENERGETICO CASA / IL 28 LUGLIO 2014 ALLE 15:56
 La duttilità dei pannelli fotovoltaici ha reso possibile creare le tende da sole che funzionano come pannelli fotovoltaici. Questo tipo di tenda da sole è in grado di generare energia pulita ed inesauribile, svolgendo contemporaneamente la sua tradizionale funzione di elemento climatico.
Per produrre 1 Kwp di energia elettrica basta una superficie di 530X350 cm, questi pannelli si avvolgono come una normalissima tenda da sole, la differenza da una comune tenda è che oltre ad avere l’ombra nello stesso tempo abbiamo energia elettrica gratuita.
Un investimento valido, dunque per chi vuole passare all’energia pulita sfruttando il balcone oppure il terrazzo di casa.
Una tenda fotovoltaica può coprire il 40% del fabbisogno energetico di una famiglia media, inoltre si ripaga da sola in 10/11 anni (dati identificativi, il dato cambia in base al collocamento ed alla esposizione solare) e garantisce guadagni per i successivi 9/10 anni. La tenda fotovoltaica, infatti, può essere connessa alla rete elettrica e in questo modo garantisce un sensibile risparmio nella bolletta, oltre a un possibile ricavo se si decidesse di vendere l’energia prodotta e non auto-consumata.
Sgravi fiscali per il risparmio energetico
La tenda solare, nella misura 530×350 cm, con una potenza di 1 kWp, genera energia elettrica immediatamente utilizzabile, e l’installazione della stessa consente di beneficiare degli incentivi previsti dall’eco bonus 2014.
Il costo relativo all’impianto, infatti, può essere ammortizzato dagli incentivi fiscali relativi alle ristrutturazioni edilizie. Questo significa, ad esempio, che sarà possibile vedersi garantito un rimborso fino al 65% della spesa, per la durata di 10 anni, attraverso sgravi fiscali annuali.

Dal 1° gennaio 2015
Prorogate a tutto il 2015 le detrazioni per le spese di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica.
Estese alle schermature solari, agli impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse combustibili nonché all’adozione di misure antisismiche. In dettaglio, la detrazione del 65% è estesa alle spese sostenute, dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2015, per:
- l’acquisto e posa in opera delle schermature solari, nel limite massimo di detrazione di 60.000 euro;
- l’acquisto e posa in opera degli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, nel limite massimo di detrazione di 30.000 euro;
- gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche.
Viene elevata dal 4 all’8% la ritenuta operata da banche e Poste sugli accrediti di bonifici disposti per beneficiare delle detrazioni fiscali connesse agli interventi di ristrutturazione e di risparmio energetico degli edifici.

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