lunedì 5 settembre 2016

Case prefabbricate in legno: tutto ciò che c'è da sapere per fare la scelta giusta

Case prefabbricate in legno: tutto ciò che c'è da sapere per fare la scelta giusta

Autore: team


Nel mercato edilizio italiano sono sempre più presenti le abitazioni prefabbricate in legno, questo consente a tutti di avere maggiore scelta rispetto al passato quando l’unica soluzione era costruire le nuove abitazioni con il solo sistema costruttivo in cemento armato e laterizio. Tuttavia i sistemi prefabbricati sono ancora poco conosciuti e questo impedisce ai più di fare una scelta veramente libera e consapevole. Proviamo quindi a conoscere insieme questo modo di costruire chiarendone le caratteristiche, i vantaggi e le difficoltà.
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Molti tipi di prefabbricato È bene precisare che i sistemi prefabbricati non sono solo in legno ma possono essere anche in calcestruzzo armato (prefabbricati pesanti) o in acciaio, alluminio e materiali plastici (prefabbricati leggeri). Considerando che il prodotto che maggiormente si sta diffondendo nel mercato italiano in questo momento è il prefabbricato in legno, in questo Ideabook parleremo sostanzialmente di questa tipologia
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2. Una tradizione assente (in Italia) Seppure in Italia è considerato un sistema costruttivo nuovo, i sistemi prefabbricati in legno erano una maniera di costruire tipica dell’edilizia domestica nord-americana del XIX secolo. Si chiamava balloom frame ed ebbe un così ampio e veloce sviluppo da segnare l’avvento dell’industrializzazione nel campo edilizio. In Europa i sistemi costruttivi prefabbricati si sviluppano a partire dall’inizio del Novecento in Germania, che è tuttora una delle maggiori produttrici nel settore. Complice lo sviluppo industriale e la scoperta di nuovi materiali, questo sistema costruttivo è ormai considerato molto innovativo, con alti livelli prestazionali e assai longevo, ma non in Italia.
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3. È un buon investimento se non si crede alle facili promesse «Sono economicamente più accessibili; sono realizzate e installate rapidamente senza alcuno spreco di tempo; sono più sostenibili». Queste sono le qualità molto spesso urlate dai produttori delle abitazioni prefabbricate in legno che sostengono l’idea che questo metodo sia il migliore per fornire un’architettura ecologica e moderna per le masse. Purtroppo non è tutto così semplice. Per fare un buon investimento e abitare una casa di qualità è importante verificare le imprese produttrici di questo sistema, le caratteristiche del legno e dei pannelli utilizzati, le competenze delle maestranze e dei tecnici, i tempi e i costi complessivi.
4. Costa veramente meno? Sì, ma… Cominciamo proprio dal costo. È opinione comune che le case prefabbricate in legno, consegnate a domicilio, costino meno di quelle a noi più tradizionali. Bene, questo non è propriamente vero anzi, spesso si raggiunge un prezzo di costruzione più elevato. I motivi sono tanti. La progettazione e la messa in opera delle strutture prefabbricate sono sostanzialmente diverse da quelle in cemento armato e laterizio, per questo motivo sia i professionisti che si occupano di progettazione sia le imprese costruttrici sono molto più competitive quando si tratta di costruire abitazioni con un sistema costruttivo tradizionale. L’offerta di progettazione e di costruzione, quindi, sarà presumibilmente più alta quando si tratta di costruire una casa prefabbricata. Un altro fattore determinate per il costo di costruzione è il prezzo del materiale. Il legno deve essere di buona qualità, così come tutti i componenti utilizzati nei pannelli di tamponatura. Prezzi bassi vogliono spesso dire legno di scarsa qualità, poco stagionato o di provenienza non certificata. Per quanto riguarda i pannelli, invece, se il costo è modesto potrebbero essere stati utilizzati materiali isolanti poco efficienti. Per non avere spese di manutenzione eccessive durante l’arco di vita della casa, è bene verificare la qualità dei prodotti e fare la giusta scelta anche se questo vuol dire aumentare il costo iniziale di costruzione.
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Nonostante queste premesse se le abitazioni prefabbricate sono di buona qualità, a lungo termine una casa così realizzata può effettivamente rilevarsi più economica. Il guadagno è da ricercare durante tutto l’arco di vita dell’abitazione ed è non solo economico ma anche qualitativo. Le abitazioni in legno hanno il grande pregio di essere costruite con materiale naturale e questo vuol dire innanzitutto un migliore benessere abitativo. Inoltre garantiscono un elevato risparmio energetico. Il legno, infatti, è un ottimo isolante naturale che evita la dispersione di calore in inverno e mantiene fresco l’ambiente durante l’estate. Se a questo sistema costruttivo è abbinato l’utilizzo di fonti rinnovabili (ormai obbligatori per le nuove costruzioni), la casa richiede un consumo energetico quasi nullo e quindi un costo, in bolletta, estremamente basso. 5. È un sistema davvero ecologico? Sì, ma… Nel 2014 l’Agenzia Europea per l’Ambiente ha dichiarato che l’edilizia è uno dei settori con il più alto impatto ambientale. La realizzazione e la successiva gestione di una casa è la responsabile principale dei gravi fenomeni di inquinamento urbano. Gli edifici che sono stati costruiti negli ultimi decenni sono, infatti, spesso molto inefficienti dal punto di vista energetico e questo vale sia per le case tradizionali che per quelle prefabbricate. È importante in ambedue i casi ricorrere a tecnologie e componenti edilizie di qualità per evitare grossi problemi di ponti termici, dispersione del calore, spreco energetico e quindi di un’alta produzione di inquinamento. Come per il costo, la vera sostenibilità delle abitazioni va ricercata in tutto l’arco di vita della casa. Se, infatti, nei due sistemi costruttivi l’impiego di materie prime è elevato (in un caso per la realizzazione delle varie parti, nell’altro per il trasporto spesso lungo e speciale dei pezzi), l’impiego di energia necessario durante l’utilizzo della casa risulta minore per le abitazioni prefabbricate in legno. I sistemi d’isolamento termico che sono installati spesso sono migliori degli standard delle case tradizionali.
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6. Si costruiscono più velocemente? Sì, ma… Sono certamente più veloci da costruire, ma il tempo complessivo per la realizzazione potrebbe essere molto prossimo a quello delle abitazioni tradizionali. Perché? Se si considera tutto il processo di realizzazione compresa la progettazione, la preparazione del suolo e gli allacci delle utenze, i tempi si allungano. Specialmente la fase di progettazione potrebbe essere più estesa. I sistemi prefabbricati hanno una flessibilità minore rispetto al sistema tradizionale: gli spazi, le aperture, le altezze, tutto deve essere ben definito in fase di progettazione perché una volta realizzate le parti, fare dei cambiamenti potrebbe essere davvero molto oneroso. Il confronto con il progettista è quindi molto importante: le scelte devono essere chiare, precise e tutte le esigenze ben soddisfatte.
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Ovviamente tutto questo tempo si recupera nella costruzione vera e propria dell’abitazione per la rapidità di assemblaggio e montaggio della struttura. Il lavoro in cantiere è breve grazie alla produzione pre-cantieristica delle parti. Le imprese sono in grado di rispettare i tempi di consegna del prodotto abitabile molto più spesso rispetto alle abitazioni tradizionali, dove in fase di costruzione è possibile avere contrattempi di vario genere (ritardo nella consegna dei materiali, condizioni climatiche avverse). Le lavorazioni di preparazione del terreno e quelle finali degli allacci delle utenze grossomodo si equivalgono tra i due tipi di costruzione.
Altri falsi miti da sfatare Complice la scarsa diffusione delle abitazioni prefabbricate nel nostro territorio, si è portati a pensare che queste tipologie di case non siano sufficientemente solide e resistenti nel tempo come si vorrebbe e come si pensa che lo siano le case costruite con il sistema tradizionale. Le paure più comuni riguardano la resistenza ai terremoti, quella al fuoco e la durata dell’abitazione.
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7. Resistenza al sisma I giapponesi fin dall’antichità nonostante vivano in un territorio altamente sismico hanno sempre costruito le loro strutture in legno e in particolar modo in bambù. Questo perché il legno ha un’elevata elasticità e capacità di assorbire i movimenti. Inoltre gli edifici prefabbricati in legno sono molto più leggeri di quelli tradizionali e questo comporta due fattori importanti. 1. Le costruzioni non hanno bisogno di profonde fondazioni ma poggiano su piattaforme di cemento che “galleggiano” sul terreno: questo permette, in caso di sisma, di non riportare danni importanti nella struttura portante. 2. Il legno è sottoposto in maniera più ridotta alla forza distruttiva del terremoto. Le forze che agiscono sull’edificio in caso di sisma, infatti, sono proporzionali alla massa dell’edificio stesso e il legno, essendo un materiale da costruzione molto più leggero rispetto agli altri, subisce danni minori. Altro aspetto importante da conoscere è che, in caso di terremoto, gli edifici in legno possono essere riparati facilmente sostituendo solo le parti danneggiate.
8. Resistenza al fuoco Sì, il legno è un materiale altamente combustibile eppure la resistenza strutturale degli edifici costruiti in legno è maggiore di quelli costruiti in acciaio. Due sono i motivi principali: il legno brucia lentamente e ha una bassa conducibilità termica che ne rallenta il collasso. Le strutture in acciaio invece non bruciano ma subiscono un rapido decadimento nelle caratteristiche fisiche-strutturali in funzione della temperatura e questo le rende ad alto rischio di collasso. Questo vuol dire che le costruzioni in calcestruzzo armato dove la resistenza al fuoco è determinata dallo spessore del rivestimento delle armature metalliche, al contrario delle strutture in legno, sono più sensibili alla temperatura e tendono a cedere improvvisamente senza dare il tempo agli occupanti di evacuare l’edificio.
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9. Resistenza nel tempo Il mito della casa eterna da lasciare ai figli e ai nipoti appartiene alla nostra cultura e difficilmente si pensa che le esigenze negli anni possano cambiare, che le generazioni future sempre più vivranno nel mondo, che tutto è, ahimè, provvisorio. La vita eterna dell’abitazione costruita con tanti sacrifici è indispensabile. Per questo motivo la scelta alla fine si orienta per un’abitazione tradizionale. Eppure, come per le case prefabbricate in legno, le case realizzate con sistemi tradizionali per durare nel tempo devono essere costruite bene. Le case tradizionali devono essere periodicamente rinnovate (sia nei rivestimenti esterni che nelle finiture interne), e strutturalmente controllate. Se costruite con materiali scadenti sono necessarie delle manutenzioni frequenti nel tempo, a causa dell’azione di organismi vegetali (muffa e funghi) e di deterioramenti provocati soprattutto dall’acqua, che determina diverse problematiche quali infiltrazioni e umidità di risalita. Questo tipo di manutenzione è da considerare anche nelle case prefabbricate in legno (dove si aggiungono anche i problemi derivati dall’aggressione di organismi animali: insetti e termiti). In ambedue i sistemi costruttivi l’umidità e l’acqua sono i nemici più pericolosi e provengono anche dall’interno delle abitazioni (formazione di vapore acqueo generato dalla respirazione, dall’utilizzo quotidiano di docce e dalla cottura di cibi). L’umidità favorisce la nascita di muffe che nel tempo portano il legno o le murature in laterizio a deteriorarsi. La ventilazione meccanica controllata degli ambienti è una soluzione che va adoperata in ambedue i sistemi costruttivi se si vuole vivere in un’abitazione sana e a lungo. Ovviamente, per quanto riguarda il legno, per aumentare la sua difesa dagli agenti atmosferici esterni e quindi per prolungare la sua vita, vanno considerate anche tutta una serie di applicazioni di prodotti chimici o di apposite superfici di rivestimento.
10. Sì, ma…quindi? Come spesso accade quando si parla di sistemi complessi, come quello della costruzione, delle prestazioni e della vita di una abitazione, le questioni da esaminare sono molte e arrivare a una conclusione univoca e precisa è impossibile. Se si parla di edifici di buona qualità i due sistemi costruttivi, a conti fatti, si equivalgono. Se da una parte sembra migliore un’abitazione prefabbricata (per impiego di risorse, efficienza termica, leggerezza), dall’altra parte la possibilità di usufruire di una maggiore esperienza nel campo della progettazione e costruzione tradizionale, di leggi e modus operandiormai consolidate, la scelta si sposta per le abitazioni tradizionali. I fattori da considerare quando si costruisce un’abitazione sono tanti e solo una volta presi tutti in esame è possibile fare la giusta scelta. Condizioni ambientali, caratteristiche del territorio, capacità delle maestranze, qualità dei materiali, sono gli elementi fondamentali che vanno esaminati insieme a professionisti specializzati e anche bene aggiornati.

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