lunedì 4 luglio 2016

Ecco 10 modi ingegnosi per far sì che una casa si muova (Foto)

Ecco 10 modi ingegnosi per far sì che una casa si muova (Foto)


Autore: team
Autore: Hoja De Router (collaboratore di idealista news)
Ruote, pareti mobili e colonne sollevabili sono alcuni dei trucchi utilizzati dagli architetti più innovativi per far sì che i loro progetti si muovano. Gli edifici non devono più essere costruzioni statiche, ora possono anche muoversi e trasformarsi. Ecco un viaggio virtuale tra le grandi opere di architettura che si rifiutano di stare ferme.
Sharifi-ha. Progettato per combattere le alte temperature dell’Iran,Sharifi-ha House è stata ideata dall’architetto Alireza Taghaboni, fondatore dello studio Next Office. Questo edificio ha dei moduli rotanti che si dispiegano a seconda delle stagioni: in estate si aprono creando ampie terrazze, mentre durante l’inverno si chiudono.
Ecco 10 modi ingegnosi per far sì che una casa si muova (Foto)
Villa Girasole. Situata su ruote e rotaie, l’imponente Villa Girasole nel nord Italia ruota per seguire il percorso del sole, fedele al suo nome. Costruita negli Anni ‘30 da un ingegnere, questa casa si muove grazie a due motori diesel intorno a una torre alta 42 metri. La casa si sposta a circa 4 millimetri al secondo e impiega 9 ore e 20 minuti per fare un giro completo.
Ecco 10 modi ingegnosi per far sì che una casa si muova (Foto)
La scatola OscuraIl progetto “la scatola oscura” dell’architetto paraguaiano Javier Corvalan è una costruzione che gioca con l’idea di assenza di luce. La casa è costruita in due parti: un piano seminterrato abitabile in pietra e una scatola di metallo che si appoggia sopra al piano interrato. Quando è chiusa, un foro fa sì che la struttura funzioni come una camera oscura proiettando un’immagine del paesaggio esterno sulle pareti interne.
Ecco 10 modi ingegnosi per far sì che una casa si muova (Foto)
Villa Hush Hush. Situata nel sud dell’Inghilterra e con un design che ricorda il covo segreto di un personaggio cinematografico, la Villa Hush Hush, progettata dallo studio Marks Barfield Architects, si nasconde fra gli alberi quando chi vi abita vuole passare inosservato. Può anche aumentare due delle sue sezioni di oltre 9 metri dal suolo grazie alle sue colonne di sostegno, che si trovano sottoterra.
Ecco 10 modi ingegnosi per far sì che una casa si muova (Foto)
Università del sud della Danimarca. La facciata di uno degli edifici dell’Università del sud della Danimarca, che si trova nel campus di Kolding e progettata dallo studio Henning Larsen Architects, si trasforma a seconda del sole. Grazie ai 1.600 triangoli isosceli che compongono la sua facciata e che si aprono in diversa misura, modula la quantità di luce che entra all’interno attraverso sensori che monitorano la luminosità e il calore. Tale design innovativo fa sì che l’edificio soddisfi i requisiti di energia danese.
Ecco 10 modi ingegnosi per far sì che una casa si muova (Foto)
Dynamic Tower. La Dynamic Tower è un grattacielo progettato per Dubai che ospiterà hotel e abitazioni. Ideato da David Fisher, fondatore e presidente del Dynamic Architecture Group, avrà 80 piani e farà un giro completo di 360 gradi ogni 90 minuti. Abbandonato nel 2008 a causa della crisi, Fisher ha fatto sapere di aver preso in mano il progetto nel 2013. Vedremo mai questo straordinario edificio costruito?
Ecco 10 modi ingegnosi per far sì che una casa si muova (Foto)
La casa Heliotropo. Situata nella Foresta Nera tedesca, questa costruzione circolare che ruota attorno al suo asse centrale è stata completata nel 1994. L’architetto Rolf Disch ha concepito questa abitazione con l’obiettivo di seguire il percorso del sole per catturare tutta l’energia possibile. Costruita molto tempo prima della maggior parte delle case sostenibili, questa torre produce cinque volte più energia di quanta ne consuma.
Ecco 10 modi ingegnosi per far sì che una casa si muova (Foto)
Suite Vollard. La Suite Vollard è il primo edificio con appartamenti rotanti in tutto il mondo. Questa torre residenziale, che si può visitare a Curitiba (Brasile) e che è stata completata nel 2001, permette che i suoi appartamenti ruotino in direzioni diverse. Ci impiega un’ora per fare un giro completo.
Ecco 10 modi ingegnosi per far sì che una casa si muova (Foto)
La casa rotante della CaliforniaQuesta casa di quattro camere da lettosituata sul Monte Helix (California) si affaccia sulle montagne e sul mare. Progettata dagli attuali proprietari, che non sono architetti o costruttori, questa casa è capace di ruotare di 360 gradi ed è stata completata nel 2004.
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KuggenIl bellissimo edificio Kuggen si trova a Göteborg (Svezia), in particolare nel campus universitario della città. Questo edificio circolare presenta aspetti diversi a seconda della direzione e dell’ora del giorno in cui si osserva. La luminosità dell’edificio varia grazie a un display rotante, situato ai piani superiori, che si muove per consentire il passaggio della luce in base alle esigenze della costruzione.
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venerdì 24 giugno 2016

Brexit, quali le conseguenze per il mercato immobiliare britannico (e italiano)?



Autore: Alfredo Ranavolo (collaboratore di idealista news)
Dopo la decisione del popolo britannico di lasciare l'Unione, quali potranno essere adesso le conseguenze per il  mercato immobiliare britannico? Il rallentamento di inizio anno (nei primi mesi si è registrato un calo addirittura del 40% delle compravendite) farebbe pensare aconseguenze non di poco conto.
Nella stessa direzione vanno i calcoli del ministero del Tesoro, secondo il quale, entro il 2018, in caso di uscita dall'Unione Europea, il valore degli immobili britannici calerebbe in media di almeno il 10%, con uno scenario peggiore che vede il deprezzamento quasi raddoppiare, al 18 per cento.
Dati rispetto ai quali si mostra in disaccordo Luciano Capaldo, amministratore delegato di Euroconsultancy-Re e FRICS, da quasi trent'anni attivo sull'immobiliare d'oltre Manica. “Le previsioni del cancelliere dello scacchiere, George Osborne, sono state formulate nella convinzione che nel caso in cui l'elettorato opterà per la Brexit la domanda del residenziale diminuirà a causa dell'elevato costo dei mutui e del denaro in generale. Non è però né accertato né tantomeno dimostrabile che il costo del denaro e dei mutui aumenterà. Anche la Banca D'Inghilterra ha più' volte affermato che il costo del denaro potrebbe salire ma anche diminuire”.
I numeri del Tesoro, inoltre, contrastano con le previsioni dell'ufficio governativo responsabile per le previsioni di budget. Che prevede un incremento dei valori immobiliari di circa il 10 per cento per lo stesso periodo. Con l'uscita dall'Europa, dunque, si dovrebbe avere una crescita zero o, al limite, un decremento dell'8 per cento.
Ma per Capaldo “anche questi numeri non sono corretti. Sono convinto che la media del valore immobiliare non vedrà assolutamente nessun cambiamento in negativo”. Peraltro “ci sono stati però periodi negli ultimi anni nei quali il valore immobiliare è continuato ad aumentare nonostante un aumento del costo del denaro. Per esempio nel 2010 quando l'economia ha iniziato a recuperare dopo la crisi del 2007”.
Per contro, da parte straniera, “l'appeal di un investimento immobiliare nel Regno Unito ed in particolare a Londra ed in quell'area definita South East ha giustificazioni che vanno ben oltre quella dell'appartenenza all'Unione Europea: un sistema fiscale equo, l'assenza totale della burocrazia dello Stato, governi stabili, un sistema legale molto snello e con tempi di giustizia molto ristretti un mercato trasparente e una democrazia solida sono solo alcuni dei motivi per i quali l'investitore ha sempre considerato Londra un salvadanaio blindato”.
L'opinione di Capaldo non è molto condivisa tra altri esperti del settore immobiliare. In particolare in Spagna pare esservi univoca convinzione che sul mercato britannico “non ci sarà un drammatico crollo, ma comunque un calo in doppia cifra”, secondo il consensus. Non solo, proprio in territorio iberico sono preoccupati di una ricaduta interna, paventando una fuga di compratori che sono arrivati copiosi negli scorsi anni, finanziando i loro acquisti spagnoli grazie al patrimonio posseduto in patria e “inglesizzando” interi villaggi.

E per il mattone italiano?

Un rischio che può riprodursi anche in Italiadove pure i britannici sono stati buoni compratori, basta pensare al cosiddetto “Chiantishire”, così ribattezzato dopo che hanno cominciato a fare man bassa di casolari ra i colli toscani. Ma secondo Capaldo “l'Italia non è la Spagna e non lo è mai stata: non si è mai fatta una politica di svendita. L'inglese che compra in Italia è generalmente un investitore qualificato alla ricerca non solo del sole ma di un modello di vita, di cultura, di storia e di arte di cui l'Italia è unica al mondo. Non vedo motivo alcuno per il quale questo segmento di mercato potrebbe attendersi delle conseguenze”.
Effetto possibile è, invece, che l'incertezza sui mercati che, almeno in un primo tempo, la Brexit genererebbe, possa portare a un rialzo dei tassi e, di conseguenza, a mutui più onerosi. Più nel resto d'Europa che nel Regno Unito, stando alle previsioni di Capaldo, secondo il quale, in caso di ritrovata autonomia, dopo una fase di assestamento che durerebbe quanto la rinegoziazione degli accordi europei, “il Regno Unito prospererebbe “con migliori prospettive per il commercio internazionale e un taglio netto alla burocrazia europea, garantendo sempre di più un mercato fertile alle piccole e medie imprese. Si vedrà’ a mio parere un aumento del mercato immobiliare e dell’edilizia in genere come risultante di un economia promettente”.
Gli scenari delle principali organizzazioni economiche mondiali, come il Fondo monetario internazionale, e di larga parte degli economisti internazionali sono di altro tenore e vedono nella Brexit conseguenze negative per tutti. 

giovedì 19 maggio 2016

Una casa di fronte all’oceano e che ruota intorno a una piscina di “cristallo” (Fotogallery)

Una casa di fronte all’oceano e che ruota intorno a una piscina di “cristallo” (Fotogallery)
Scritto da: team
La protagonista della nostra rubrica dedicata alle case da sogno è questa volta un’abitazione che si trova in Australia. Un immobile davvero particolare, situato proprio di fronte all’Oceano Indiano.
Si tratta di “Villa Marittima”, una proprietà ideata dall’architetto Robin Williams. Il suo design è caratterizzato da ampie finestre e pareti rivestite di pannelli in policarbonato bianco traslucido che consentono alla luce di illuminare gli interni.
Lo spazio abitativo è organizzato intorno a un’incredibile piscina in vetro che rappresenta il cuore della casa.
Una casa di fronte all’oceano e che ruota intorno a una piscina di “cristallo” (Fotogallery)
Una casa di fronte all’oceano e che ruota intorno a una piscina di “cristallo” (Fotogallery)
Una casa di fronte all’oceano e che ruota intorno a una piscina di “cristallo” (Fotogallery)
Una casa di fronte all’oceano e che ruota intorno a una piscina di “cristallo” (Fotogallery)
Una casa di fronte all’oceano e che ruota intorno a una piscina di “cristallo” (Fotogallery)
Una casa di fronte all’oceano e che ruota intorno a una piscina di “cristallo” (Fotogallery)
Una casa di fronte all’oceano e che ruota intorno a una piscina di “cristallo” (Fotogallery)
Una casa di fronte all’oceano e che ruota intorno a una piscina di “cristallo” (Fotogallery)
Una casa di fronte all’oceano e che ruota intorno a una piscina di “cristallo” (Fotogallery)
Una casa di fronte all’oceano e che ruota intorno a una piscina di “cristallo” (Fotogallery)

mercoledì 18 maggio 2016

Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)

Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)
Scritto da: team
Per il nostro prossimo hotel speciale viaggiamo fino a Bali per conoscere un resort di lusso sulla cima di un precipizio con vista sull'Oceano Indiano. Il Karma Kandara Beach dispone di 46 esclusive ville con accesso diretto ad una spiaggia privata, raggiungibile con una funicolare. L'unico neo di questa meraviglia esotica è il prezzo: la tariffa più economica parte da 900 euro a persona.
Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)
Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)
Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)
Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)
Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)
Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)
Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)
Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)
Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)
Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)
Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)
Un resort a Bali per passare dal letto alla spiaggia con una funicolare di 85 metri d'altezza (fotogallery)

giovedì 5 maggio 2016

Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione

Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione
Scritto da: team
Oggi vi apriamo le porte di una casa da sogno un po' particolare. Viaggiamo infatti fino a una remota isola scozzese per visitare la bellezza imperfetta di una dimora in rovina costruita nel XVIII secolo, trasformata in una moderna abitazione familiare. Dove la maggior parte delle persone avrebbero visto solamente un enorme cumulo di pietre e una facciata attraversata da una profonda crepa, lo studio di Edimburgo WT Architecture ha saputo vedere le potenzialità per un edificio unico, una sapiente miscela di antico e moderno.
Ai muri portanti dell'edificio che ancora restavano in piedi, i designer hanno aggiunto una struttura composta da acciaio e cristallo. Il risultato: un immobile che ha già ottenuto una dozzina di premi e riconoscimenti. La casa, conosciuta come "The White House", dispone di quattro stanze e quattro bagni.
Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione
Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione
Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione
Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione
Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione
Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione
Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione
Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione
Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione
Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione
Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione
 Casa da sogno: la bellezza dell'imperfezione

mercoledì 4 maggio 2016

Come ottimizzare al massimo gli spazi di un piccolo appartamento su due piani

Scritto da: houzz
Oggi un appartamento con una superficie media di 80 m² riesce a soddisfare le esigenze di un nucleo familiare ristretto (quattro persone), diventa addirittura confortevole per accogliere una coppia o estremamente comodo per i single. La casa è sempre più una “macchina per abitare” (machine-à-habiter, come da definizione del famoso architetto Le Corbusier), integrata cioè a sistemi tecnologici e soluzioni d’arredo su misura che consentono di poterla fornire di ogni optional e comfort – anche se il tutto concentrato in pochi metri quadri. Ma se la stessa superficie di 80 m² la ipotizziamo distribuita su due livelli sovrapposti (due piani di circa 40 m² l’uno), allora l’articolazione degli spazi richiederà uno studio distributivo ben più complesso.
Curiosity Home

Gli elementi connettivi Esempio di una distribuzione spaziale su due livelli è quello delle classiche “case a schiera” generalmente unifamiliari. Una tipologia abitativa con un fronte stretto, sviluppata in profondità e in altezza su due o più piani, dove vi sono alcuni elementi connettivi quali la scala, i disimpegni o i corridoi. Questi sono assolutamente necessari per poter rendere fruibili e collegati tra loro i vari ambienti della casa, ma rendono più complicata una comoda pianificazione dei locali soprattutto se il tutto si deve racchiudere in due piani di soli 40 m².
Travel House

2. La divisione in zone

Come primo approccio ad un progetto distributivo di un appartamento su due piani risulta razionale individuare la zona giorno al piano inferiore e la zona notte al piano superiore, così da poter creare una buona connessione tra gli ambienti interni della casa ed una corretta relazione degli stessi con le zone esterne. Se immaginiamo, ad esempio, di entrare in casa con pesanti buste della spesa e volerle poggiare in cucina, di ricevere ospiti e farli subito accomodare o di dover eseguire operazioni domestiche mentre altri sono nelle loro stanze a riposare, viene naturale pensare di collocare la cucina e il soggiorno/salotto in diretta relazione con l’ingresso e quindi verso l’esterno della casa.

3. L’ingresso-soggiorno

Considerando l’esiguità della superficie a disposizione, l’ingresso dell’abitazione andrebbe contenuto al necessario, meglio ancora se connesso all’intera zona giorno se si optasse per una soluzione open space. La riduzione di pareti e la limitazione di separazioni fisse consente di guadagnare anche quei pochi centimetri utili per una percezione di maggiore ampiezza dello spazio globale. Quindi limitarsi non a classici mobili alti e ingombranti ma a guardaroba incassati, per ridurre al minimo gli ingombri studiando l’ingresso come uno spazio-filtro tra esterno ed interno piuttosto che come vero e proprio ambiente a sé, separato dal resto della casa.
OPEN SPACE
Professionista: GRUPPO CACTUS, Taranto - Guarda altre foto di idee per la casa

4. La cucina

Anche se l’appartamento ha spazi piuttosto contenuti, l’ambiente cucina andrebbe comunque composto con elementi imprescindibili per il funzionamento dell’intera zona giorno. Oggi si possono realizzare composizioni funzionali anche in ambienti ristretti, assicurando gli spazi minimi per compiere le principali operazioni di cottura, lavaggio e conservazione. Sicuramente composizioni troppo ampie come quelle a isola centrale, su doppia parete o a “U” rischierebbero di comprimere eccessivamente gli altri ambienti limitrofi. Anche qui l’open space consente di gestire meglio il rapporto tra gli ambienti senza la presenza di porte o pareti inutilizzabili. Spesso le soluzioni lineari, quelle a L, oppure le penisole attrezzate con piano cottura e lavello da un lato, possono essere una corretta soluzione per non comprimere altri spazi e rendere tutto funzionale ed esteticamente gradevole.
apartment Roma

5. Il bagno-lavanderia

Sempre nell’ottica del contenere gli spazi, meglio dotare questo ambiente di mobili contenitivi (basi, pensili, scarpiere) e riuscire ad assicurare al suo interno tutte le funzioni basilari. Prevedere il bagno al piano inferiore, interno alla zona giorno e possibilmente in stretta relazione con la cucina, consente di farlo funzionare come ambiente di servizio, magari corredato di lavatrice – sempre se non si riesca a ricavare uno spazio apposito da destinare ad una mini lavanderia. 
All’interno del bagno nella zona giorno può essere sacrificabile un’eventuale doccia, in modo da poterlo organizzare al meglio per le operazioni domestiche e renderlo esteticamente gradevole per l’eventuale utilizzo da parte degli ospiti. Questo ambiente, insieme al ripostiglio, è l’unico spazio dove non risulta strettamente necessaria la presenza di finestre. Importante, però, prevedere un buon sistema di areazione forzata con un motore non troppo rumoroso. 

6. La scala tra i due piani

Il posizionamento e l’articolazione della scala all’interno di uno spazio a due piani è fondamentale per rendere agevole la relazione tra le varie zone. La composizione (lineare, a doppia rampa, a chiocciola, ecc.) da adottare dipende da più variabili e da diversi vincoli strutturali, ma la sua posizione ideale risulta quasi sempre quella limitrofa alla zona ingresso. L’accesso immediato alla zona notte consente di non dover attraversare vari ambienti della casa o di non incrociare eventuali ospiti, tutelando una certa privacy.
Il grande Fred. Transformation of the former attic of Fred Buscaglione

Per recuperare spazio prezioso risulta una scelta razionale utilizzare il volume del sottoscala con armadi su misura o addirittura come zona per riporre una scrivania o un’utile libreria. Le scale realizzate in legno consentono l’utilizzo di parti interne come contenitori da poter occultare o aprire all’occorrenza.

7. Le camere da letto

Nei restanti 40 m² del piano superiore è palesemente difficile immaginare due camere da letto molto ampie. La capacità di ricavare spazio incastrando gli ambienti con una sorta di zig-zag delle pareti può rendere le stanze più funzionali, rispettando le superfici destinate ad armadi, cassettiere e naturalmente a letti regolari.
Black Rock

Solitamente con una camera matrimoniale ampia ed una camera singola (a volte adibita anche a studio o a cabina armadio se si tratta di coppie senza figli) non si ha la possibilità di ricavare un terzo ambiente come il bagno, essenziale nella zona notte per un facile accesso notturno e mattutino. Quindi cercare sempre di compenetrare gli spazi e di incastrarli in maniera da salvaguardarne, al suo interno, i contenimenti necessari.

8. Il bagno notte al piano superiore

Andrebbe attrezzato di eventuali contenitori, ricavati magari da possibili nicchie nelle pareti e naturalmente dotato oltre che dei sanitari e di un lavabo, di una doccia o, se si è capaci di fare vere e proprie “capriole progettuali”, anche di una vasca – ovviamente di dimensione e forma strettamente regolare.

9. Il ripostiglio che non c’è

Utile, utilissimo ma non proprio fondamentale. Lungo tutti i passaggi fino ad ora affrontati si è ripetuto più volte l’esigenza di ricavare utili volumi da spazi apparentemente inutilizzabili. Si può anche rinunciare ad un eventuale ripostiglio distribuendo tutto ciò che conserviamo tra i contenitori disseminati tra i due piani. Questo consente agli altri ambienti di poter “respirare” e guadagnare quei metri quadri altrimenti impegnati altrove.
PROFUMO DI ONICE

10. Abitare (e non sopravvivere)

Questo viaggio verticale tra i due livelli termina con una considerazione che riporta a monte tutti i ragionamenti fino ad ora sviluppati. Partire, prima di ogni decisone, dalla certezza che costruire uno spazio è come plasmare un corpo umano e ciò richiede capacità di equilibrio, proporzione, conoscenze spaziali, e rispetto dei regolamenti edilizi vigenti. Un carico di nozioni che un progettista di interni può sopportare dosando i vari interventi da effettuare. Articolare bene pareti e volumi, nel rispetto delle esigenze e dei vincoli strutturali, può trasformare uno spazio su due livelli in una casa funzionale su due piani, dove poter abitare comodamente, e non dove cercare semplicemente di sopravvivere.